Collezione OR & DESIGN


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Domenica 30 giugno 1996, nella suggestiva cornice di Piazza Garibaldi a Senigallia, presso lo spazio “Contemporaneo” ho inaugurato la mostra della Collezione OR illuminazione: Alom, Ariel, Laila, Mazal, Shani, Shavit, Tamar, concepite in sei anni di lavoro per MITO, industria di illuminazione.

La mostra è stata essa stessa, e a tutti gli effetti, un'opera che presentava i caratteri della mia visione cosmopolita del design e dell'architettura, espressi anche dall'omogeneità dei caratteri espositivi e dal coinvolgimento di tutto lo spazio disponibile, piazza Garibaldi compresa. L'allestimento è stato, di fatto, una installazione che, senza rimuovere la funzione del design e la matrice dell'architettura, ha evitato con classe e nonchalance la finta dimensione dell'arredo.

Il design degli anni ottanta aveva proposto oggetti che tendevano in maniera “aristocratica” a rivelare una sorta di predominanza del linguaggio artistico, a presentarsi più che altro come “sculture” non quotidiane. Negli anni novanta, superata la facile scorciatoia della provocazione e non sempre dell'ironia a tutti i costi, espressione coerente e a volte goffa di una acritico edonismo, abbiamo assistito alla ricerca e alla nascita di un nuovo punto di partenza che rimette in gioco la sensibilità culturale prima di qualsiasi altra pretesa.

La Collezione è piena espressione di questa nuova razionalità: eleganza e rigore. Nel lavoro l'arte è la forma della sintesi di culture anche non italiane, che si manifestano attraverso “segni” distribuiti e recepiti nel mondo.

Il raggiungimento della bellezza, non collocabile nel tempo, è una sorta di premio a dimostrazione di un corretto uso delle risorse umane e tecnologiche. È la bellezza del ben fatto. Ed è proprio la bellezza del ben fatto, unitamente  alla mia formazione culturale internazionale, che muovono tutt'oggi il mio pensiero e la mia matita!